L’acqua è elemento vitale ma anche elemento di cultura e di formazione umana. Promuovere l’approccio all’acqua e l’interesse per le attività ad esse legate equivale a favorire lo sviluppo globale della persona.

Lo sport gioca un ruolo fondamentale per l’importanza che ha sul benessere psicofisico delle persone. In un mondo in cui per i nostri ragazzi le attività sportive sono ridotte ed estremamente limitate, noi vogliamo superare questo ostacolo e dimostrare come attraverso un perfetto bilanciamento, si riesca non solo ad insegnare molteplici competenze ma anche a lavorare in maniera estremamente funzionale

 Le caratteristiche fisiche dell’elemento acqua e la sua peculiarità nel regalare significativi rapporti e stimolazioni affettivo-relazionali, unita alla capacità dell’istruttore di programmare e progettare interventi/obiettivo efficaci e significativi, possono davvero regalare al non vedente e all’ipovedente, momenti piacevoli ed un bagaglio di stimolazioni utili al suo percorso di “normalizzazione” psico-fisico, cominciato fin dalla nascita fuori dall’acqua.

L’acquaticità si è rivelata una risorsa preziosa che, saputa mettere al servizio della minorazione, non mancherà di sorprendere per efficacia e risultato.

Per un soggetto non vedente o ipovedente, la pratica natatoria assume un valore importantissimo per una corretta relazione con il corpo e con gli schemi motori di base che lo condurranno verso una piena e serena realizzazione dell’autonomia personale.

L’istruttore in questo processo può veramente offrire un prezioso contributo sotto diversi punti di vista, lavorando sul corpo ma anche “integrando” e armonizzando tra loro i desideri, l’affettività e le emozioni dell’allievo/a.

L’attività motoria in piscina si differenzia da tutte le altre attività motorie per la presenza di un semplice ma importante valore aggiunto: l’acqua.

Durante questo percorso, lavoreremo su due differenti livelli di intervento e di obiettivi: quelli legati agli aspetti prettamente motori, e quelli intrinsecamente connessi agli aspetti affettivo-relazionali amplificati e facilitati dall’elemento acqua e dal contesto piscina.

In acqua, l’immersione totale o parziale del corpo permette l’utilizzo e la combinazione di movimenti che possono svolgersi contemporaneamente su diversi piani; questa situazione è impensabile fuori dall’acqua. Il non vedente può trovare cosi situazioni facilitanti e stimolanti che lo invoglino a sperimentare il proprio corpo come mai ha potuto o osato in precedenza.

Sarà necessario partire e programmare il nostro percorso dall’effettive competenze possedute dell’allievo senza farci condizionare dall’età anagrafica.

Nello specifico l’attività progettuale da svolgersi è quella dell’avvicinamento alle attività del nuoto pinnato e apnea.

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